Quaderni di Serafino Gubbio operatore: così nel 1925 Pirandello decide di chiamare, dopo una accurata (ma non sconvolgente) revisione, il suo romanzo sul cinema, uscito nel 1916 con il titolo di Si gira. Si tratta del diario di un operatore cinematografico che si trova a fare l’esperienza dell’arte ‘meccanica’ lavorando una casa di produzione romana, la Kosmograph. Denso di riferimenti simbolici e di acutissime diagnosi della modernità, Si gira è uno dei romanzi più problematici e fascinosi di Pirandello, oggetto di dibattito nella coeva cultura europea. Basti pensare alle riflessioni che gli dedica Benjamin in L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica.