Lettera a Carmelo Faraci, Porto Empedocle 18 Agosto 1887

Carmelo

leggi questa mia lettera, e se la grafia non mi ti svela, guarda all’ultimo la firma.

Nel rileggere questa mattina e così per non saper che fare, tutte le carte dei miei amici, morti, mal vivi o vivi per tormento, mi è venuto un cattivo pensiero, e mi son detto: – questo che ho tra mano è un piccolo cimitero, e tante speranze, illusioni, sogni ed affetti vi giacciono sepolti! Questi son tutti buoni morticini, e bisogna che la mia pietà, che il mio amore ne abbiano cura.

Uno fra gli altri, morto non si sa di che, e seppellito in una tua lettera piena, quasi per ischerno, di affettuosa e fraterna sincerità, mi è venuto innanzi ridendo e mi ha rammentato le più belle, le più care avventure della mia vita.

– Oh guarda un po’ – mi son detto – a questo piccolo morto, il freddo e il silenzio non giovano gran fatto. – Come hai nome tu, piccolo amore? E lui: Amicizia! – O caro tanto! Vuoi andare un po’ a spasso? Ti farà bene il moto. La tua fossa pare una cuna, e tu vi stai freddo, freddo, che non si dice. Vuoi tu andare? Io ti dirò dove.

Carmelo, lo mando a te: se non ti dà noja, carezzalo ancora una volta.

Il poverino è stato con noi più tempo, e sotto lo stesso tetto. E tu dovresti amarlo quanto l’amo io. I nostri futili torti lo hanno prima ammalato; la nostra stupida negligenza l’ha poi ucciso, senza considerazione del passato e senza pena dell’avvenire.

Ora, dopo tanto, e non so come, io lo rivedo, e non posso, per quanto voglia, non sentirne pietà. Non so quale forza mi spinga a scriverti, a raccomandartelo con calore vivo d’affetto; ma è voce che move da questo cimitero che mi sta dinanzi, e le parole hanno spine e fanno pena.

Spero che a quest’ora tu sia pienamente risanato. Se vuoi, rispondimi, o altrimenti rimetti il morticino nella fossa, e credi pure, come io credo, che i morti come le mummie di Federico Ruysch, han parlato.

Luigi Pirandello
Edizione Nazionale Digitale delle opere di Luigi Pirandello
MIBACTOSCAR MONDADORICINUMFONDAZIONE SICILIA
COMMISSIONE PER L’EDIZIONE NAZIONALE DELL’OPERA OMNIA DI LUIGI PIRANDELLO
Presidente: Aldo Maria Morace
Presidente in memoriam: Angelo R. Pupino
Segretario: Marco Manotta
Componenti: Beatrice Alfonzetti, Annamaria Andreoli, Rino Caputo, Stefano Carrai, Simona Costa, Clelia Martignoni, Michael Rössner, Antonio Sichera
EDIZIONE DIGITALE
DELL'OPERA OMNIA

Direttori: Antonio Sichera - Antonio Di Silvestro
Équipe dell’edizione: Liborio Barbarino - Giulia Cacciatore - Giuseppe Canzoneri - Christian D’Agata - Milena Giuffrida - Laura Giurdanella - Myriam Grasso - Ana Ilievska -  Giuseppe Palazzolo - Pietro Russo - Carmelo Tramontana - Eliana Vitale - Alessandro Zammataro