Lettera ai Familiari, Palermo 17 Aprile 1887

Carissimi miei,

siete ancora in villa? o siete in paese? Durerà a lungo la vostra villeggiatura? o è già finita o per finire?

Queste domande su questa carta dovrebbero suscitarvi un vivo senso di pietà, poi che la mia lettera d’oggi, se bene venga a voi piena come sempre di piacevolezze e d’amore, pure, vi so dire, che non sa andare come le altre agile e snella, ed invece si perde in dubbi penosi, non abbia per avventura a trovarvi nella lieta confusione del Caos. Ad ogni modo, questo è certo; che io non so che cosa dirvi.

Sto sano e se voi state sani... stiamo tutti sani. Detto questo mi pare che potrei salutarvi – e pure, no, non vi saluto, vi ringrazio prima di un croccante, che se bene in parte mi fu scroccato, pure mangiai, gustai e... digerii saporitamente. Miglior risposta alla mia lettera non poteva sperare, e se ad ogni lettera come quella voi siete disposti a rispondere con... Bestia ineducata! adesso stavo per dire una... golosa porcheria (ammesso che la porcheria, come i porci – e questo non mi riguarda – abbia una gola)!

Fatto così l’obbligo mio e salutandovi e abbracciandovi tutti con stima e con amore, Luigi allegro finisce, per dar largo a Luigi dalle dolenti note, che incomincia.

L’editore Teubner di Lipsia mi manda insieme alla collezione dei classici greci e latini, da me per necessità di studio commissionata, un’immancabile nota da pagare – fulmine condensato e diretto alla borsa di mio padre, ascendente a lire 50.

Con questo sciaguratamente finisco.

Luigi vostro

Innocenzo (o Enzo che dir si voglia) trovandosi in dilettantissima passeggiata ginnastica a Gibilrossa, non può scrivervi, ma incaricò stamane, o meglio stanotte alle 3 e mezzo, me di rendervi saluti da parte sua.¹

1) Alla fine della lettera vi è un’aggiunta di mano del fratello Enzo (Innocenzo): «Carissimi miei, son ritornato dalla passeggiata ginnastica, anzi son già due giorni. Credevo che questa lettera vi fosse stata inviata domenica stessa, ma però stamattina mi sono accorto che mi ero sbagliato vedendo la presente in una delle tasche di Luigi. Vi saluto, e scusate: non è colpa mia. Enzo». In una missiva del 6 maggio lo stesso dà poi notizia dei suoi studi: «sono incominciati gli esami del 3° bimestre che ha una grande importanza, perché concorre in gran parte alla formazione della media annuale: Jeri, cioè mercoledì, ho terminato gli esami in iscritto, cioè italiano, il francese e la matematica; e come sapevo vi sono riuscito stupendamente. E questo non è tutto: stamattina ho dato l’esame di zoologia e di fisica, mi hanno interrogato su cose molto facili e ci ho preso 7. Domani darò esame di storia greca e orientale. Lunedì darò diritti e doveri. Speriamo che riesca, come nelle prove passate, e buonanotte ai suonatori».
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Edizione Nazionale Digitale delle opere di Luigi Pirandello
MIBACTOSCAR MONDADORICINUMFONDAZIONE SICILIA
COMMISSIONE PER L’EDIZIONE NAZIONALE DELL’OPERA OMNIA DI LUIGI PIRANDELLO
Presidente: Aldo Maria Morace
Presidente in memoriam: Angelo R. Pupino
Segretario: Marco Manotta
Componenti: Beatrice Alfonzetti, Annamaria Andreoli, Rino Caputo, Stefano Carrai, Simona Costa, Clelia Martignoni, Michael Rössner, Antonio Sichera
EDIZIONE DIGITALE
DELL'OPERA OMNIA

Direttori: Antonio Sichera - Antonio Di Silvestro
Équipe dell’edizione: Liborio Barbarino - Giulia Cacciatore - Giuseppe Canzoneri - Christian D’Agata - Milena Giuffrida - Laura Giurdanella - Myriam Grasso - Ana Ilievska -  Giuseppe Palazzolo - Pietro Russo - Carmelo Tramontana - Eliana Vitale - Alessandro Zammataro