È una tragedia in tre atti, composta da Pirandello tra l’ottobre del 1925 e l’agosto del 1926. Scritta per Marta Abba, racconta la storia di una ragazza di nome Tuda, la cui esistenza è stretta tra il matrimonio con Sirio Dossi, un giovane scultore che l’ha sposata solo per averla come modella di una statua di Diana – l’opera della sua vita, eternamente in fieri –, e l’amore di Nono Giuncano, il vecchio maestro di Sirio, ormai disilluso dal mestiere di scultore e attratto non più dalla forma senza vita dell’arte, bensì dal corpo vivente di Tuda. Segnata e consumata dall’a-patia di Sirio, Tuda, che non può d’altronde amare Giuncano poiché lo percepisce come un padre, si scaglia contro la statua, provocando la reazione di Sirio e la sua uccisione da parte del maestro, slanciatosi in difesa della giovane. La tragedia fu rappresentata in prima assoluta in lingua tedesca, allo Schauspielhaus di Zurigo, il 20 novembre del 1926.