Poche, com’è noto, sono le opere pirandelliane di cui sono pervenute testimonianze manoscritte (e anche dattiloscritte con correzioni autografe). Data la rarità e preziosità di questi documenti in ordine alla gestazione delle opere, abbiamo scelto di riservare a essi un trattamento filologico separato da quello dei testi stampati.
Questo significa avere la possibilità di un contatto ‘diretto’ con gli autografi dell’agrigentino. L’utente può così osservarne le stratificazioni, i movimenti della scrittura, le esitazioni, i ripensamenti radicali che investono l’opera a diversi livelli, da piccoli fatti lessicali a sequenze testuali più ampie.
La nostra decisione, rispetto a una mera riproduzione digitale del manoscritto, è stata quella di offrirne una trascrizione che affianca in modo sinottico ogni pagina dell’autografo. La novità di questa trascrizione è quella di rendere conto della ‘storia’ del manoscritto in modo diplomatico, ossia attraverso una modalità di rappresentazione che riporti scrupolosamente tutto il complesso di cancellature, correzioni, aggiunte di testo, che fanno di alcuni manoscritti pirandelliani un vero e proprio laboratorio d’autore.