Si gira a cura di Luca Stefanelli
Si gira vede la luce nel 1915 a puntate tra giugno e agosto in rivista («La Nuova Antologia»); nel ’16 esce in volume da Treves (è l’edizione qui posta a testo, secondo i criteri generali dell’Edizione Nazionale che privilegia la princeps); nel ’25 è ripubblicato da Bemporad, nuovo editore di Pirandello dal ’19, con diverse varianti, e con una modifica vistosa nel titolo, Quaderni di Serafino Gubbio operatore; l’opera approda infine, sostanzialmente invariata, a Mondadori, 1932.
Uno nessuno e centomila a cura di Federico Francucci
Uno, nessuno e centomila esce anch’esso prima in rivista, dicembre ’25-giugno ’26 (nella «Fiera Letteraria» appena fondata da Umberto Fracchia); alla fine del ’26 è già in volume per Bemporad con poche varianti (questo il testo qui proposto); il passaggio finale a Mondadori è del 1932.
Le cose si complicano guardando a ciò che è dato sapere dell’officina di Pirandello, febbrile, difficile da districare, intersecata con gli anticipi in rivista, tumultuosamente aperta a ogni genere di scrittura e sottoposta a molti incroci testuali: a questa luce il periodo elaborativo dei due romanzi – dalle prime notizie pubbliche sino alla prima stampa – è, o appare, piuttosto esteso.
Ben noti i fatti narrati dai due testi, ed estremamente significativi per l’estro paradossista con cui Pirandello li inventa e amministra, facendo affiorare con violenza il «sentimento del contrario» e lo sguardo umoristico
Introduzione a cura di Clelia Martignoni