Lettera al padre, Roma 7 Febbraio 1889

Mio carissimo Padre,

stimo necessario, e ciò per risparmiarti un maggior probabile dolore avvenire, esporti chiaramente tutto il mio male. Egli è nulla al presente, ma può divenir grave dimani. Non si tratta più, mio buon babbo, di un’affezione semplicemente nervosa, anche il muscolo questa volta è un po’ interessato. A detta del Dottor Held io soffro di una endocardite¹ , o sia d’una infiammazione di cuore, e da quello che posso argomentare dalle disposizioni del medico, non tanto leggiera. Ho forti palpiti, mancanza di respiro, oppressione quasi continua, e qualche vertigine. Però non mi manca l’appetito, e noi siciliani siamo soliti di dire: mancia e futtitinni!² E davvero io non ci penserei più che tanto, se non fosse per voi, miei cari, e per un impegno d’amore che non posso dimenticare di aver preso. Sappi, padre mio, che non è abuso di Venere (come tu credi) che mi cagiona il male per cui soffro; ma tutt’altro: sto per dire anzi che il rigido monachismo, in cui da molto tempo mi tengo chiuso, possa aver più tosto influito a determinare il male – ma uso o abuso, no. Provo una fiera ripugnanza per la prostituzione – e sempre mal mio grado ho pagato per disperdere in vilissimo modo la parte migliore di me.³ Son uomo su questo riguardo forse più che tu non creda. Alle corte: il male, mio caro babbo, è nel mio organismo per eredità e per temperamento – il vizio del fumo e del caffè possono averlo determinato, ma niente altro che questo! – esso esisteva già prima, latente. Il mio cervello è fatto per pensare e per riflettere freddamente e per levarsi talvolta a un grado di idealità superba. I miei nervi sono fatti per eccitarsi; nacquero così e non potrebbero essere altrimenti. Le condizioni esterne della vita li colpiscono, essi ripercotono al cervello la sensazione – e ne risulta un continuo eccitamento di sangue, in cui soltanto il cuore (che è la parte del corpo che io ho più debole d’ogni altra appunto per un difetto ingenito che mette capo nella mamma) ha sempre la peggio. Come tu vedi, io (e te ne dò parola, soltanto per l’amore che vi porto) non posso acquietarmi alle prescrizioni di 6 gocce al giorno di noce vomica, trattandosi ora d’un male da non prendersi tanto in burla. Vorrei consultare un medico specialista farmi fare una diagnosi e un metodo di cura. Ed è perciò che ti scrivo. Per le prossime feste di carnevale, che mi cominceranno nella seconda quindicina del corrente mese, io vorrei recarmi a Napoli presso quel dottor Cardarelli, che è l’unico specialista in Italia per le malattie cardiache.

Che ne pensi tu? Non ti mettere per nulla sopra pensiero: passerà tutto, al più presto, ma bisogna provvedere con cura.

Se credi, non far leggere alla mamma questa lettera, ed abbiti un forte bacio dal tuo

Luigi
1) In proposito cfr. T154, nota 1.
2) Espressione dialettale di: mangia e infischiatene!
3) Un rigido monachesimo come approdo necessario per compensare quella «pulsione autodistruttiva che – come afferma ANDREOLI 2020, 79 – aveva innescato l’eros esacerbato... Probabili gli incontri piccanti al seguito di un viveur come Tito Mammoli, fra i camerini del teatro Manzoni. Senza escludere le case di tolleranza […]».
4) Antonio Cardarelli (1831-1927), cardiologo di fama, dirigeva allora la clinica medica dell’Università di Napoli, oggi intestata a suo nome. Senatore dal 1896, era riconosciuto come uno dei più grandi medici cardiologi d’Italia.
Edizione Nazionale Digitale delle opere di Luigi Pirandello
MIBACTOSCAR MONDADORICINUMFONDAZIONE SICILIA
COMMISSIONE PER L’EDIZIONE NAZIONALE DELL’OPERA OMNIA DI LUIGI PIRANDELLO
Presidente: Aldo Maria Morace
Presidente in memoriam: Angelo R. Pupino
Segretario: Marco Manotta
Componenti: Beatrice Alfonzetti, Annamaria Andreoli, Rino Caputo, Stefano Carrai, Simona Costa, Clelia Martignoni, Michael Rössner, Antonio Sichera
EDIZIONE DIGITALE
DELL'OPERA OMNIA

Direttori: Antonio Sichera - Antonio Di Silvestro
Équipe dell’edizione: Liborio Barbarino - Giulia Cacciatore - Giuseppe Canzoneri - Christian D’Agata - Milena Giuffrida - Laura Giurdanella - Myriam Grasso - Ana Ilievska -  Giuseppe Palazzolo - Pietro Russo - Carmelo Tramontana - Eliana Vitale - Alessandro Zammataro