Scritto nel 1921 e rappresentato al Teatro Manzoni di Milano il 24 febbraio 1922, dove ottenne un vero trionfo, Enrico IV è ritenuto, insieme ai Sei personaggi, il vertice del teatro pirandelliano. L'agrigentino compose il testo su misura per uno dei più grandi attori del teatro italiano di ogni tempo, Ruggero Ruggeri. Ma l'Enrico IV non risente in alcun modo della sua stesura ad personam.
La storia di questo nobile uomo, caduto da cavallo durante una sfilata in maschera a da allora bloccato nei panni e nel personaggio dell'imperatore Enrico, in una finzione che diverrà infine voluta e consapevole - soprattutto dopo l'omicidio di Belcredi, l'amico di un tempo pronto dopo la sventura a soffiargli la donna, travestita al tempo da Matilde di Canossa -, coinvolge e appassiona lo spettatore.
La grande questione pirandelliana della follia trova nella vicenda di Enrico IV il proprio svolgimento più alto e umanamente significativo.